COSIMO TERLIZZI : REVEALED




di Isabella Falbo



Attraverso una pratica artistica che privilegia il corpo e ricodifica i linguaggi visivi attinti dall’iconografia simbolica antica e contemporanea, l’opera di Cosimo Terlizzi si caratterizza per l’innovativa sperimentazione del linguaggio all’interno del quale l’estetica appare come elemento primario dell’intento comunicativo.

Secondo una logica multilayer, dove i diversi livelli della comunicazione – scientifica, emozionale, narrativa, intellettuale, ecc, - sono racchiusi all’interno di percorsi incrociati tra fotografia, video, moda ed indagini socioantropologiche, i progetti artistici di Terlizzi appaiono come piattaforme parallele trasversali dove il messaggio trasmesso dall’artista è all’apparenza immediato ma profondamente criptico.


Nella nuova cornice della Galleria Mirra, Cosimo Terlizzi presenta per la prima volta a Bologna il trittico Il velo e l’inedita installazione video scultorea Regina Irena Radmanovic. 

La natura della soluzione espositiva - la ricreazione di una sorta di ambiente casalingo dove la dimensione di semplice quotidianità rappresenta le radici del mondo di oggi, la vita in progress e il destino in divenire - traduce l’intento da parte dell’artista del superamento delle categorie tradizionali.

 

Il trittico, composto da Damien, Frankfurter Allgemeine ; Muna, colazione  e Gigli,  stampe fotografiche su allumino di cm 70x100, sviluppa la tematica del “velo”, interpretato dall’artista come momentaneo occultamento della persona nell’azione di proteggersi ed indaga le motivazioni concettuali delle azioni del coprirsi e dello scoprirsi, portando avanti una delle tematiche più care all’artista, “la protezione del corpo”.

In questi scatti ambientati in location asettiche, come non luoghi estranei ai drammi e alle gioie, è l’elemento nascosto del vento che si manifesta nell’improbabile occultamento del volto dei protagonisti a dare avvio alla decodificabilità dell’opera. 

Damien, Frankfurter Allgemeine ci parla della necessità di preservarci dalle catastrofi del mondo, che ogni giorno ci vengono offerte dai media saturando il tessuto della vita quotidiana nella società contemporanea, per riuscire ad affrontare lucidamente il proprio personale futuro. 

Magnificando la vita e gli oggetti di tutti i giorni e nel continuo miscelarsi di concetti e simboli, nell’opera Muna, colazione, il velo rappresentato da un tovagliolo di carta cela tutta la complessità di una indagine sul sociale che sfocia del dialogo etica/estetica. 

Nella poetica di Terlizzi il corpo è sempre  oggetto da proteggere come il simbolico mazzo di gigli, fiore nobile simbolo di purezza e di forza, in Gigli. 


Regina Irena Radmanovic nasce come opera performativa dalla quale l’artista ha tratto frame fotografici e un video.

Il video è qui presentato in forma installativa dove il nucleo scultoreo è una sorta di ready made composto dall’artista, una tv e un mobiletto all’interno del quale si scorgono tutti i materiali utilizzati dalla performer.

La poetica di fondo di questo lavoro è quella di affrontare la questione sociale del disastro consumistico e di farlo rappresentando l’estetizzazione della vita quotidiana attraverso la simbologia dell’abito e, in senso lato, utilizzando il bagaglio semiotico della moda intesa come oggetto culturale.

Seguendo dunque un’ottica antropologica con interesse centrato sui prodotti dell’industria consumistica moderna, il video si svolge seguendo una narrazione lenta dal ritmo leggero dove, con piccoli gesti ammiccanti e sensuali Irena Radmanovic si costruisce la propria regalità seguendo una logica di “estetica di plastica” attraverso l’uso di involucri derivanti dal packaging protettivo contemporaneo. Prodotti del nostro tempo, utilizzati per proteggere o coprire gli oggetti e che abitualmente dopo l’uso vengono buttati via nonostante la loro natura di “materia aliena” indistruttibile, sono qui recuperati e trasformati dall’artista attraverso una nuova sorta di trans-substantatio  in qualcosa di spirituale. 




ISABELLA FALBO, testo critico relativo alla mostra REVEALED, personale di Cosimo Terlizzi, a cura di Isabella Falbo, Mirra Arte Contemporanea, Bologna, 2008